martedì 8 maggio 2012

Re-Cycle


La grande mostra del MAXXI, curata da Pippo Ciorra e intitolata:

è stata prorogata fino al 20 maggio 2012.
In esposizione disegni, modelli, video e fotografie di alcuni progetti esemplari (architetture, città e paesaggi, insieme a opere di artisti, fotografi e media producer) di riciclo. Il risultato è un viaggio interdisciplinare attraverso opere di natura e provenienza diverse, tutte però accomunate dal riuso creativo dello scarto.

Tra le opere in esposizione, le più conosciute sono:

- il plastico originale della High Line di New York di Diller Scofidio+Renfro;


- il disegno di Peter Eisenman per Cannaregio a Venezia;


- il modello dei Tunnel di Trento trasformato in museo dallo Studio Terragni;


- le foto del centro commerciale realizzato a Pechino dallo studio italiano Lot-Ek; 


- i disegni e le foto dei condomini di Copenhaghen nati dalla riqualificazione di due silos;


- le foto del recupero paesaggistico della discarica di Barcellona riqualificata dallo studio Battle i Roig;


- le foto dell'intervento di "riqualificazione" di un edificio in Germania firmato da Zooey Braun;


- la mostra fotografica dell'artista Pieter Hugo intitolata Permanent Error che ha per protagonista la baraccopoli di Agbogbloshie nel Ghana, una delle discariche hi-tech più grandi del mondo dove computer, monitor e schede madri vengono bruciati per ricavare rame, ottone, alluminio e zinco producendo residui tossici che contaminano l’aria, l’acqua, la terra e le persone.



All'esterno la mostra continua con tre istallazioni site-specific:

- la prima; intitolata "Maloca" e firmata dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, che richiama il tema della grande capanna comunitaria degli indios;


- la seconda intitolata "Towards Tomorrow" è firmata dall'artista finlandese Kaarina Kaikkonen, ed è realizzata con indumenti da bambini, gentilmente donati dalle famiglie del quartiere. In questo modo ogni persona che avrà doneto un indumento, con tutto il suo bagaglio di ricordi connessi agli abiti dei bambini, farà parte idealmente dell’opera che; come una grande vela, connetterà le due ali del museo;


- la terza invece, di grande effetto è il frutto del progetto educativo di raumlaborberlin, finanziato e sostenuto dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Il workshop di raumlabor ha coinvolto venti studenti che hanno attivamente partecipato alla costruzione di una struttura abitativa realizzata esclusivamente con materiali di scarto come ante di armadi, bottiglie di vetro, portiere di automobili e barili di olio. La struttura, sempre accessibile, ospiterà le attività del dipartimento educativo del museo sui temi del riciclaggio e la rifunzionalizzazione del costruito.








A mio avviso purtroppo il riciclo nella nostra società è una pratica molto pubblicizzata ma ancora obsoleta e poco praticata (soprattutto da coloro che tanto la sponsorizzano ma poco la rispettano).
Parlando con le persone mi rendo conto che in pochi si rendono effettivamente conto di quanto sia veramente importante riciclare i materiali per migliorare la qualità della vita sia a livello ambientale che economico.

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