lunedì 16 luglio 2012

giovedì 28 giugno 2012

report della consegna pre-finale

Ho trovato molto utile presentare il mio progetto a persone estranee al corso perchè in questo modo, mi sono resa conto dei punti critici sui quali dover lavorare per migliorare la lettura delle tavole in previsione dell'esame finale.
I due dottorandi che ci hanno seguito sono: Irene de Simone e Francesco Cirene.
Per entrambi era la prima volta che vedevano il mio progetto perciò la discussione si è protratta a lungo ed ha toccato tutti gli aspetti sia dal punto di vista del processo logico, sia da quello grafico e architettonico.

Questi sono in sintesi i punti cruciali della discussione:

- vedere come opera di riferimento oltre alla Walt Disney Concert Hall di Gehry anche i progetti di Bing.
Purtroppo ancora non ho auto modo di vedere nessun suo progetto perchè su internet è molto difficile trovarlo; ho scoperto solo che l'architetto si chiama Bing Gallos.

- manca l'inserimento del progetto nel contesto.
In effetti ero consapevole del fatto che nelle tavole presentate, mancasse una planimetria leggibile nella quale ci fosse anche il mio progetto. Pertanto ho dovuto spiegare a voce quali sono stati gli aspetti fondamentali che mi hanno indotto a progettare un edificio rettangolare che si relazionasse nello stesso modo su tutti e quattro i fronti (attualmente liberi ma scelti da alcuni miei colleghi per altri progetti di varia natura).

- mancano i keyplan delle sezioni.
Vero!!!

- contrasto tra la pianta rigida e la volumetria articolata.
Il contrasto era voluto...volevo che il mio edificio fosse attaccato al suolo permettendo un'ottima permeabilità a livello urbano. Lungo l'asse nord-sud infatti mette in comunicazione due strade attualmente separate: via degli Angeli e via Fausto Pesci; mentre sull'asse est-ovest si relaziona con il parco pubbico da una parte e le residenze previste dal piano e in fase di costruzione.

- troppo mix funzionale.
Essendo richiesto dal programma del corso, ho deciso di suddividere le diverse funzioni tra piani e aree dell'edificio. Il piano terra ad esempio, è quello più fruibile per la collettività che può usufruire del punto ristoro, dei negozi e della galleria espositiva a prescindere dai corsi che si svolgeranno nelle aule. Il primo livello invece è quello più formale data la presenza del museo, della sala conferenze e dell'internet point. Per quanto riguarda l'ultimo livello invece è interamente dedicato allo studio di progettazione e alla sala plastici. Gli alloggi infine sono tutti concentrati in un'ala dell'edificio e serviti da un corpo scala indipendente.

- sistemare analisi bioclimatica.
Per quanto riguarda la ventilazione devo fare uno schema per il funzionamento estivo ed uno per quello invernale e inoltre devo fare il dettaglio tecnologico della parete ventilata che dovremo rivedere a revisione con le docenti del modulo ambientale.

- buono il processo logico ed espositivo che ha seguito il progetto!!!

Questo è tutto, ora dovrò solo lavorare abbastanza per la revisione di lunedì...vado

lunedì 21 maggio 2012

consegna "Pin-Up"

Questa importante presentazione rappresenta in sintesi il percorso che abbiamo fatto finora ed è uno step fondamentale per revisionare il lavoro fatto e procedere con lo sviluppo del progetto...
ecco le mie tavole!!!









martedì 8 maggio 2012

il contesto e il partnership





immagini del plastico d'area

 
 
 

intervista al partner

Dopo una brevissima presentazione, riporto di seguito l'intervista al Partner che ha aderito all'iniziativa:
la Plastengy.

La Plastengy è un'azienda che lavora a livello nazionale e si occupa della costruzione di stampi e dello stampaggio di materie plastiche con processo ad iniezione.
Angelo Pistilli; responsabile tecnico, ha accettato di ricevermi dopo aver letto la mail nella quale lo informavo del mio progetto intitolato "Un Mondo di Plastica".
Essendo il riciclaggio della plastica la driving force progettuale, ben si integra dunque con l'operato dell'azienda.
La Plastengy infatti; già da anni affianca al materiale di prima scelta (che si presenta in granuli), materiale riciclato e in parte proveniente dagli scarti della lavorazione stessa. Nello specifico questi ultimi, per essere riutilizzati, vengono suddivisi per tipologia e colore della materia prima.

- Quali sono i materiali più utilizzati sul mercato?
I materiali più utilizzati dalla Plastengy sono:
l'ABS per telefonia ed elettrodomestici;
il policarbonato (PC) per le superfici vetrate o oggetti antigraffio;
il polipropilene (PP) e il polietilene (PE) per oggetti d'uso alimentare;
il PVC per guarnizioni di ogni genere.

- Per quanto rigurda il settore alimentare è possibile utilizzare plastica riciclata?
Tutto ciò che viene realizzato per il mercato alimentare; ad esempio un tappo di plastica o un contenitore; essendo fatto in polipropilene e polietilene, non può essere riutilizzato per lo stesso settore, tuttavia, può essere trasformato in un oggetto d'uso comune o in componenti per il terziario (ad esempio pedane per il trasporto).

- Che costi ci sono nel settore della plastica?
Il costo della plastica, negli ultimi tempi, sta aumentando costantemente poichè essendo un derivato del petrolio, proprio come avviene per i carburanti, le conseguenze della crisi economica si ripercuotono sul mercato.

- Che tempi di lavorazione ci sono nel vostro campo?
I tempi di lavorazione sono molto relativi in quanto dipendono dal tipo di lavoro che ci viene commissionato. I parametri di riferimento possono essere ad esempio la grandezza, la forma dello stampo, il tipo di materiale e il ciclo di produzione del pezzo. Anche l'estetica finale del prodotto incide sui tempi di consegna.
E' inoltre doveroso rispettare le norme di sicurezza.

- Che tipo di macchinari utilizzate?
Con l'evoluzione della tecnologia, il lavoro manuale è stato sempre più sostituito dall'automazione.
I macchinari, sempre più sofisticati, si comportano come veri e propri robot che gestiscono direttamente il prodotto fino al confezionamento.
Le macchine di nuova generazione, risultano altamente performanti e rispondono alle nuove direttive riguardanti il risparmio energetico e il rispetto per l'ambiente.

- Qual'è l'iter progettuale per la realizzazione di un qualsiasi oggetto?
Il primo passo consiste nella realizzazione di un disegno 2D o di un modello tridimensionale.
A fronte del lavoro di progettazione si procede alla costruzione di un prototipo, che normalmente viene sottoposto al cliente. Se risultano soddisfatte le condizioni contrattuali, si procede allo stampo e infine si realizza il prodotto finale.

- Ma dunque potremmo anche pensare di realizzare il prototipo del mio progetto in una fase più avanzata?
Certo e molto velocemente. Si potrebbe utilizzare il "Centro di lavoro"; è un macchinario che utilizziamo solitamente per la realizzazione dei prototipi e che lavora per asportazione. Per quanto riguarda il materiale invece, suggerisco di utilizzare il cibatool, una resina simile al legno ma con caratteristiche di lavorabilità e resistenza notevoli.

E' così che è nato il plastico dell'area che sarà la base di partenza del mio progetto definitivo!!!

Ringrazio vivamente il responsabile tecnico Angelo Pistilli che si è prestato con molto entusiasmo e professionalità.

possibili partnership al progetto

PLASTENGY
Azienda specializzata nella costruzione di stampi e nello stampaggio di materie plastiche.

ECOZEMA
Azienda specializzata nella produzione di prodotti per catering biodegradabili e compostabili realizzati con fibre vegetali e biopolimeri. Da circa due anni inoltre, è in commercio la linea Re-Zema i cui prodotti sono fatti interamente con plastiche riciclate post-consumo.
Il sito di riferimento è: http://www.zemaonline.com/zemaonline_IT/index.htm

POLISTIR
Azienda specializzata per il comfort e la correzione termoacustica di edifici nuovi ed esistenti.
La missione dell'azienda è quella di contribuire alla riduzione degli agenti inquinanti e di limitare lo spreco delle varie risorse naturali, migliorando l'efficienza energetica degli edifici esistenti.
Il suo motto è: "Spendere una volta, risparmiare per sempre!"

Il sito di riferimento è: http://www.polistir.it/

GENEROSO DESIGN
La volontà dell'azienda è quella di sensibilizzare il consumatore al riciclo dei materiali proponendogli prodotti di alta qualità e di lunga durata, realizzati esclusivamente in materiali riciclati come carta, plastica e legno.
L'attività  di sensibilizzazione si estende anche ai bambini delle scuole elementari, con dei corsi atti a risvegliare in loro l'amore e il rispetto per la natura.

Il sito di riferimento è: http://www.generosodesign.it/azienda.html

Re-Cycle


La grande mostra del MAXXI, curata da Pippo Ciorra e intitolata:

è stata prorogata fino al 20 maggio 2012.
In esposizione disegni, modelli, video e fotografie di alcuni progetti esemplari (architetture, città e paesaggi, insieme a opere di artisti, fotografi e media producer) di riciclo. Il risultato è un viaggio interdisciplinare attraverso opere di natura e provenienza diverse, tutte però accomunate dal riuso creativo dello scarto.

Tra le opere in esposizione, le più conosciute sono:

- il plastico originale della High Line di New York di Diller Scofidio+Renfro;


- il disegno di Peter Eisenman per Cannaregio a Venezia;


- il modello dei Tunnel di Trento trasformato in museo dallo Studio Terragni;


- le foto del centro commerciale realizzato a Pechino dallo studio italiano Lot-Ek; 


- i disegni e le foto dei condomini di Copenhaghen nati dalla riqualificazione di due silos;


- le foto del recupero paesaggistico della discarica di Barcellona riqualificata dallo studio Battle i Roig;


- le foto dell'intervento di "riqualificazione" di un edificio in Germania firmato da Zooey Braun;


- la mostra fotografica dell'artista Pieter Hugo intitolata Permanent Error che ha per protagonista la baraccopoli di Agbogbloshie nel Ghana, una delle discariche hi-tech più grandi del mondo dove computer, monitor e schede madri vengono bruciati per ricavare rame, ottone, alluminio e zinco producendo residui tossici che contaminano l’aria, l’acqua, la terra e le persone.



All'esterno la mostra continua con tre istallazioni site-specific:

- la prima; intitolata "Maloca" e firmata dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, che richiama il tema della grande capanna comunitaria degli indios;


- la seconda intitolata "Towards Tomorrow" è firmata dall'artista finlandese Kaarina Kaikkonen, ed è realizzata con indumenti da bambini, gentilmente donati dalle famiglie del quartiere. In questo modo ogni persona che avrà doneto un indumento, con tutto il suo bagaglio di ricordi connessi agli abiti dei bambini, farà parte idealmente dell’opera che; come una grande vela, connetterà le due ali del museo;


- la terza invece, di grande effetto è il frutto del progetto educativo di raumlaborberlin, finanziato e sostenuto dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Il workshop di raumlabor ha coinvolto venti studenti che hanno attivamente partecipato alla costruzione di una struttura abitativa realizzata esclusivamente con materiali di scarto come ante di armadi, bottiglie di vetro, portiere di automobili e barili di olio. La struttura, sempre accessibile, ospiterà le attività del dipartimento educativo del museo sui temi del riciclaggio e la rifunzionalizzazione del costruito.








A mio avviso purtroppo il riciclo nella nostra società è una pratica molto pubblicizzata ma ancora obsoleta e poco praticata (soprattutto da coloro che tanto la sponsorizzano ma poco la rispettano).
Parlando con le persone mi rendo conto che in pochi si rendono effettivamente conto di quanto sia veramente importante riciclare i materiali per migliorare la qualità della vita sia a livello ambientale che economico.