martedì 8 maggio 2012

intervista al partner

Dopo una brevissima presentazione, riporto di seguito l'intervista al Partner che ha aderito all'iniziativa:
la Plastengy.

La Plastengy è un'azienda che lavora a livello nazionale e si occupa della costruzione di stampi e dello stampaggio di materie plastiche con processo ad iniezione.
Angelo Pistilli; responsabile tecnico, ha accettato di ricevermi dopo aver letto la mail nella quale lo informavo del mio progetto intitolato "Un Mondo di Plastica".
Essendo il riciclaggio della plastica la driving force progettuale, ben si integra dunque con l'operato dell'azienda.
La Plastengy infatti; già da anni affianca al materiale di prima scelta (che si presenta in granuli), materiale riciclato e in parte proveniente dagli scarti della lavorazione stessa. Nello specifico questi ultimi, per essere riutilizzati, vengono suddivisi per tipologia e colore della materia prima.

- Quali sono i materiali più utilizzati sul mercato?
I materiali più utilizzati dalla Plastengy sono:
l'ABS per telefonia ed elettrodomestici;
il policarbonato (PC) per le superfici vetrate o oggetti antigraffio;
il polipropilene (PP) e il polietilene (PE) per oggetti d'uso alimentare;
il PVC per guarnizioni di ogni genere.

- Per quanto rigurda il settore alimentare è possibile utilizzare plastica riciclata?
Tutto ciò che viene realizzato per il mercato alimentare; ad esempio un tappo di plastica o un contenitore; essendo fatto in polipropilene e polietilene, non può essere riutilizzato per lo stesso settore, tuttavia, può essere trasformato in un oggetto d'uso comune o in componenti per il terziario (ad esempio pedane per il trasporto).

- Che costi ci sono nel settore della plastica?
Il costo della plastica, negli ultimi tempi, sta aumentando costantemente poichè essendo un derivato del petrolio, proprio come avviene per i carburanti, le conseguenze della crisi economica si ripercuotono sul mercato.

- Che tempi di lavorazione ci sono nel vostro campo?
I tempi di lavorazione sono molto relativi in quanto dipendono dal tipo di lavoro che ci viene commissionato. I parametri di riferimento possono essere ad esempio la grandezza, la forma dello stampo, il tipo di materiale e il ciclo di produzione del pezzo. Anche l'estetica finale del prodotto incide sui tempi di consegna.
E' inoltre doveroso rispettare le norme di sicurezza.

- Che tipo di macchinari utilizzate?
Con l'evoluzione della tecnologia, il lavoro manuale è stato sempre più sostituito dall'automazione.
I macchinari, sempre più sofisticati, si comportano come veri e propri robot che gestiscono direttamente il prodotto fino al confezionamento.
Le macchine di nuova generazione, risultano altamente performanti e rispondono alle nuove direttive riguardanti il risparmio energetico e il rispetto per l'ambiente.

- Qual'è l'iter progettuale per la realizzazione di un qualsiasi oggetto?
Il primo passo consiste nella realizzazione di un disegno 2D o di un modello tridimensionale.
A fronte del lavoro di progettazione si procede alla costruzione di un prototipo, che normalmente viene sottoposto al cliente. Se risultano soddisfatte le condizioni contrattuali, si procede allo stampo e infine si realizza il prodotto finale.

- Ma dunque potremmo anche pensare di realizzare il prototipo del mio progetto in una fase più avanzata?
Certo e molto velocemente. Si potrebbe utilizzare il "Centro di lavoro"; è un macchinario che utilizziamo solitamente per la realizzazione dei prototipi e che lavora per asportazione. Per quanto riguarda il materiale invece, suggerisco di utilizzare il cibatool, una resina simile al legno ma con caratteristiche di lavorabilità e resistenza notevoli.

E' così che è nato il plastico dell'area che sarà la base di partenza del mio progetto definitivo!!!

Ringrazio vivamente il responsabile tecnico Angelo Pistilli che si è prestato con molto entusiasmo e professionalità.

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