lunedì 21 maggio 2012

consegna "Pin-Up"

Questa importante presentazione rappresenta in sintesi il percorso che abbiamo fatto finora ed è uno step fondamentale per revisionare il lavoro fatto e procedere con lo sviluppo del progetto...
ecco le mie tavole!!!









martedì 8 maggio 2012

il contesto e il partnership





immagini del plastico d'area

 
 
 

intervista al partner

Dopo una brevissima presentazione, riporto di seguito l'intervista al Partner che ha aderito all'iniziativa:
la Plastengy.

La Plastengy è un'azienda che lavora a livello nazionale e si occupa della costruzione di stampi e dello stampaggio di materie plastiche con processo ad iniezione.
Angelo Pistilli; responsabile tecnico, ha accettato di ricevermi dopo aver letto la mail nella quale lo informavo del mio progetto intitolato "Un Mondo di Plastica".
Essendo il riciclaggio della plastica la driving force progettuale, ben si integra dunque con l'operato dell'azienda.
La Plastengy infatti; già da anni affianca al materiale di prima scelta (che si presenta in granuli), materiale riciclato e in parte proveniente dagli scarti della lavorazione stessa. Nello specifico questi ultimi, per essere riutilizzati, vengono suddivisi per tipologia e colore della materia prima.

- Quali sono i materiali più utilizzati sul mercato?
I materiali più utilizzati dalla Plastengy sono:
l'ABS per telefonia ed elettrodomestici;
il policarbonato (PC) per le superfici vetrate o oggetti antigraffio;
il polipropilene (PP) e il polietilene (PE) per oggetti d'uso alimentare;
il PVC per guarnizioni di ogni genere.

- Per quanto rigurda il settore alimentare è possibile utilizzare plastica riciclata?
Tutto ciò che viene realizzato per il mercato alimentare; ad esempio un tappo di plastica o un contenitore; essendo fatto in polipropilene e polietilene, non può essere riutilizzato per lo stesso settore, tuttavia, può essere trasformato in un oggetto d'uso comune o in componenti per il terziario (ad esempio pedane per il trasporto).

- Che costi ci sono nel settore della plastica?
Il costo della plastica, negli ultimi tempi, sta aumentando costantemente poichè essendo un derivato del petrolio, proprio come avviene per i carburanti, le conseguenze della crisi economica si ripercuotono sul mercato.

- Che tempi di lavorazione ci sono nel vostro campo?
I tempi di lavorazione sono molto relativi in quanto dipendono dal tipo di lavoro che ci viene commissionato. I parametri di riferimento possono essere ad esempio la grandezza, la forma dello stampo, il tipo di materiale e il ciclo di produzione del pezzo. Anche l'estetica finale del prodotto incide sui tempi di consegna.
E' inoltre doveroso rispettare le norme di sicurezza.

- Che tipo di macchinari utilizzate?
Con l'evoluzione della tecnologia, il lavoro manuale è stato sempre più sostituito dall'automazione.
I macchinari, sempre più sofisticati, si comportano come veri e propri robot che gestiscono direttamente il prodotto fino al confezionamento.
Le macchine di nuova generazione, risultano altamente performanti e rispondono alle nuove direttive riguardanti il risparmio energetico e il rispetto per l'ambiente.

- Qual'è l'iter progettuale per la realizzazione di un qualsiasi oggetto?
Il primo passo consiste nella realizzazione di un disegno 2D o di un modello tridimensionale.
A fronte del lavoro di progettazione si procede alla costruzione di un prototipo, che normalmente viene sottoposto al cliente. Se risultano soddisfatte le condizioni contrattuali, si procede allo stampo e infine si realizza il prodotto finale.

- Ma dunque potremmo anche pensare di realizzare il prototipo del mio progetto in una fase più avanzata?
Certo e molto velocemente. Si potrebbe utilizzare il "Centro di lavoro"; è un macchinario che utilizziamo solitamente per la realizzazione dei prototipi e che lavora per asportazione. Per quanto riguarda il materiale invece, suggerisco di utilizzare il cibatool, una resina simile al legno ma con caratteristiche di lavorabilità e resistenza notevoli.

E' così che è nato il plastico dell'area che sarà la base di partenza del mio progetto definitivo!!!

Ringrazio vivamente il responsabile tecnico Angelo Pistilli che si è prestato con molto entusiasmo e professionalità.

possibili partnership al progetto

PLASTENGY
Azienda specializzata nella costruzione di stampi e nello stampaggio di materie plastiche.

ECOZEMA
Azienda specializzata nella produzione di prodotti per catering biodegradabili e compostabili realizzati con fibre vegetali e biopolimeri. Da circa due anni inoltre, è in commercio la linea Re-Zema i cui prodotti sono fatti interamente con plastiche riciclate post-consumo.
Il sito di riferimento è: http://www.zemaonline.com/zemaonline_IT/index.htm

POLISTIR
Azienda specializzata per il comfort e la correzione termoacustica di edifici nuovi ed esistenti.
La missione dell'azienda è quella di contribuire alla riduzione degli agenti inquinanti e di limitare lo spreco delle varie risorse naturali, migliorando l'efficienza energetica degli edifici esistenti.
Il suo motto è: "Spendere una volta, risparmiare per sempre!"

Il sito di riferimento è: http://www.polistir.it/

GENEROSO DESIGN
La volontà dell'azienda è quella di sensibilizzare il consumatore al riciclo dei materiali proponendogli prodotti di alta qualità e di lunga durata, realizzati esclusivamente in materiali riciclati come carta, plastica e legno.
L'attività  di sensibilizzazione si estende anche ai bambini delle scuole elementari, con dei corsi atti a risvegliare in loro l'amore e il rispetto per la natura.

Il sito di riferimento è: http://www.generosodesign.it/azienda.html

Re-Cycle


La grande mostra del MAXXI, curata da Pippo Ciorra e intitolata:

è stata prorogata fino al 20 maggio 2012.
In esposizione disegni, modelli, video e fotografie di alcuni progetti esemplari (architetture, città e paesaggi, insieme a opere di artisti, fotografi e media producer) di riciclo. Il risultato è un viaggio interdisciplinare attraverso opere di natura e provenienza diverse, tutte però accomunate dal riuso creativo dello scarto.

Tra le opere in esposizione, le più conosciute sono:

- il plastico originale della High Line di New York di Diller Scofidio+Renfro;


- il disegno di Peter Eisenman per Cannaregio a Venezia;


- il modello dei Tunnel di Trento trasformato in museo dallo Studio Terragni;


- le foto del centro commerciale realizzato a Pechino dallo studio italiano Lot-Ek; 


- i disegni e le foto dei condomini di Copenhaghen nati dalla riqualificazione di due silos;


- le foto del recupero paesaggistico della discarica di Barcellona riqualificata dallo studio Battle i Roig;


- le foto dell'intervento di "riqualificazione" di un edificio in Germania firmato da Zooey Braun;


- la mostra fotografica dell'artista Pieter Hugo intitolata Permanent Error che ha per protagonista la baraccopoli di Agbogbloshie nel Ghana, una delle discariche hi-tech più grandi del mondo dove computer, monitor e schede madri vengono bruciati per ricavare rame, ottone, alluminio e zinco producendo residui tossici che contaminano l’aria, l’acqua, la terra e le persone.



All'esterno la mostra continua con tre istallazioni site-specific:

- la prima; intitolata "Maloca" e firmata dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, è una grande installazione di legno e rafia sintetica, che richiama il tema della grande capanna comunitaria degli indios;


- la seconda intitolata "Towards Tomorrow" è firmata dall'artista finlandese Kaarina Kaikkonen, ed è realizzata con indumenti da bambini, gentilmente donati dalle famiglie del quartiere. In questo modo ogni persona che avrà doneto un indumento, con tutto il suo bagaglio di ricordi connessi agli abiti dei bambini, farà parte idealmente dell’opera che; come una grande vela, connetterà le due ali del museo;


- la terza invece, di grande effetto è il frutto del progetto educativo di raumlaborberlin, finanziato e sostenuto dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Il workshop di raumlabor ha coinvolto venti studenti che hanno attivamente partecipato alla costruzione di una struttura abitativa realizzata esclusivamente con materiali di scarto come ante di armadi, bottiglie di vetro, portiere di automobili e barili di olio. La struttura, sempre accessibile, ospiterà le attività del dipartimento educativo del museo sui temi del riciclaggio e la rifunzionalizzazione del costruito.








A mio avviso purtroppo il riciclo nella nostra società è una pratica molto pubblicizzata ma ancora obsoleta e poco praticata (soprattutto da coloro che tanto la sponsorizzano ma poco la rispettano).
Parlando con le persone mi rendo conto che in pochi si rendono effettivamente conto di quanto sia veramente importante riciclare i materiali per migliorare la qualità della vita sia a livello ambientale che economico.

PLASTIC BAGS

L'opera di Pascale Marthine Tayou è in esposizione al Macro fino al 28 ottobre.
La grande scultura, alta quasi 10 metri, è composta interamente di buste di plastica colorate che; come si legge nella spiegazione dell'opera: "evocano, nella loro multicolore semplicità, le tante storie del nostro quotidiano."


Il comune sacchetto di plastica; divenuto nel tempo l'emblema della crescente globalizzazione, del consumismo e del nomadismo che sempre più caratterizza la società moderna; grazie all'artista camerunense, si è trasformato in opera d'arte.
La suggestiva installazione rispecchia la condizione dell’uomo contemporaneo, imbrigliato in un sistema di azioni ripetitive, di luoghi spazialmente e culturalmente angusti, ma al tempo stesso in constante ricerca di momenti di condivisione, di evasione, di fuga verso orizzonti sconosciuti o inaspettati.



Pascale Marthine Tayou (Yaoundé, Camerun, 1967) è uno tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale. Il suo lavoro, così come il suo nome declinato al femminile, è deliberatamente eterogeneo ed indefinibile, elusivo rispetto agli schemi predeterminati. 

domenica 6 maggio 2012

architetture di plastica

Anche in ambito architettonico gli impieghi della plastica riciclata sono numerosi:

FAST ARCHITECTURE - Studio Ghigos 2006
Si tratta di un padiglione che ha ospitato i lavori realizzati durante i “workshow” di NABA al Salone del Mobile 2006 e che è stato poi autogestito dagli studenti, per iniziative in continuo divenire.
Sono taniche che diventano mattoni e creano pareti leggere che possono crescere e allungarsi all’infinito. Si propongono come strumenti per “composizioni urbane” tra l’arredo e il gioco, che possono essere utilizzate e riconfigurate a piacimento: sono “cellule” di Naba che nascono liberamente e possono reinventarsi, riadattarsi, rimpicciolirsi, ingrandirsi, per poi cominciare a vagare per il Fuori Salone.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di iferimento:
Petra Dura, Architettura e contorni


LA CASA DE BOTELLAS
A Puerto Iguazo, in Argentina, Alfredo Santa Cruz e la sua famiglia vivono in una casa totalmente ecologica. Per realizzare l'edificio infatti; tutto in plastica riciclata sono stati impiegati:
- 1200 bottiglie di plastica PET per la costruzione delle mura;
- 1300 contenitori Tetrapack (vecchie buste di latte e vino) per la costruzione del tetto;
- 140 scatole di compact disk per l’allestimento di porte e finestre.
- 200 bottiglie di plastica per il letto e 120 per il divano.
Oltre all'originalità e alla simpatia della costruzione, questa casa è un esempio di creatività ecosostenibile per più aspetti:
- ecologico: prendersi cura dell’ambiente è una responsabilità di interesse comune;
- sociale: la famiglia si impegna a divulgare le tecniche adottate per la loro particolarissima costruzione;
- culturale: la casa di bottiglie è concepita come uno strumento didattico attraverso il quale la famiglia argentina cerca di sensibilizzare tutti gli osservatori riguardo le questioni ambientali;
- turismo: la costruzione è diventata una caratteristica della zona che attrae numerosi visitatori.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di iferimento:
ecologichouseofplasticbottles


RISTORANTE MORIMOTO A NEW YORK DI TADAO ANDO
L'effetto scenico della parete; progettata dall'architetto con bottiglie di plastica da mezzo litro riempite di acqua minerale e illuminate da una serie di led bianchi, è di grande effetto.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di iferimento:
drink-it-in-14-buildings-made-from-plastic-bottles


DANONE BOTTLE WALL A TOKYO DI KLEIN DYTHAM
All'interno del complesso per gli uffici della Danone a Tokyo, alcuni divisori sono stati realizzati interamente con bottiglie da mezzo litro di acqua Evian accatastate verticalmente e infilate su fili che si estendono dal pavimento al sofitto per creare un divisorio trasparente.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di iferimento:
drink-it-in-14-buildings-made-from-plastic-bottles

CASE E SCUOLE DI PLASTICA IN AFRICA
In Nigeria, la Developmental Association For Renewable Energies, sta realizzando abitazioni ed edifici scolastici utilizzando bottiglie di plastica riempite con sabbia e legate da una fitta rete di corde. Le bottiglie vengono poi compattate grazie ad un misto di fango e cemento, molto più resistente dei semplici blocchi di cemento. La costruzione antisismica ed ignifuga, è in grado di resistere anche ai proiettili.
Il progetto è stato finanziato dall'African Community Trust, unaONG con sede a Londra.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di riferimento:
http://www.ecoblog.it/


PLASTIC BOTTLE SCHOOL IN BRASILE
Il progetto annunciato dalla MyShelter Foundation ha visto impegnata in prima linea anche la Pepsi.
L'edificio; realizzato principalmente con bottiglie d’acqua usate da 1,5-2 litri che sono state tenute assieme con paglia, foglie di mais e argilla essiccate e barre d’acciaio, si è rivelato più resistente delle altre strutture realizzate in cemento armato.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di riferimento:
drink-it-in-14-buildings-made-from-plastic-bottles


ECO ARK PAVILION A TAPEI DI ARTHUR HUANG
Il futuristico padiglione espositivo realizzato con un milione e mezzo di bottiglie di plastica riciclate, con i suoi nove piani espositivi, è un progetto originale ed ecosostenibile.
Per garantire la resistenza strutturale necessaria e la resistenza ai fenomeni atmosferici, il team ha progettato degli innovativi mattoni chiamati "Pollibricks". Questi; ottenuti da bottiglie in plastica rimodellate in moduli da costruzione facilmente assemblabili e capaci di sopportare la violenza  degli elementi, hanno garantito ai visitatori uno spazio protetto e sicuro, e aperto nuovi orizzonti all’edilizia eco-sostenibile del futuro.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di riferimento:
l'arca-ecologica


CATAMARANO AD IMPATTO ZERO
Si chiama "Plastiki" ed è realizzato interamente con bottiglie di plastica vuote riciclate.
Il milionario David Mayer de Rothschild, figlio di una grande famiglia di banchieri inglesi, nel 2010 ha solcato l’Oceano Pacifico a bordo del catamarano-zattera ad impatto zero “Plastiki” in memoria del norvegese Thor Heyerdahl che nel 1947 lo attraversò con una zattera di tronchi chiamata "Kontiki".
Il tragitto di circa 12 mila km, con partenza da San Francisco e arrivo a Sydney, è stato studiato proprio per attraversare la grande chiazza di spazzatura del Pacifico, ribattezzata in inglese “Great Pacific Garbage Patch“.

Per maggiori informazioni allego di seguito il link di iferimento:
E-cology.it

oggetti fatti con la plastica riciclata

pensavate che la plastica fosse solo questo?


 ed invece vi sbagliavate!!!!!!!!!!!!!
guardate quanti oggetti si possono fare con la plastica riciclata...

un portariviste:

un bel mazzo di fiori:

una tenda colorata:

un bracciale:

un portafrutta:

dei simpatici animaletti:

una comoda scopetta:

una lampada colorata:

una sedia:

un robot giocattolo:

uno svuotatasche:

un colorato segnaposto:

una poltrona massaggiante:

una collana economica ed ecologica :

un mostro cattivo:

una splendida opera d'arte: