martedì 10 aprile 2012

il luogo a me caro

Devo ammettere che in fondo la scelta del luogo a me caro non è stato poi tanto difficile come pensavo...se infatti ho inizialmente tentato di rivivere invano tutte le emozioni provate nei luoghi caratteristici della mia infanzia, la scelta è "ricaduta" infine su un luogo, che tuttora mi emoziona come fosse la prima volta...l'Abbazia di Valvisciolo a Sermoneta.
Col tempo, ho imparato ad apprezzarla non solo per le ottime caramelle al miele che facevano i frati, ma soprattutto per la splendida architettura cistercense ancora intatta (seppur resa quasi irriconoscibile all'interno della chiesa a causa di un recente intervento di restauro) e per l'atmosfera surreale che la caratterizza. Amo particolarmente il chiostro; vero centro del monastero, nel quale è possibile ammirare la stupenda sequenza di archi sorretti da una coppia di colonnine in travertino, con capitelli a foglie di acanto.


A tal proposito vorrei aggiungere una citazione tratta da un libro che si intitola: Filosofia del paesaggio di Paolo d'Angelo:
"Quel che un luogo significa per noi non può mai essere ridotto ai soli dati fisici o biologici [...]; nella percezione di paesaggio/luogo noi compiamo un'esperienza estetica che organizza quello che vediamo sulla base di componenti immaginative, emotive, memoriali, identificative e personali."

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